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Chiarimento

  • Buongiorno, come riportato dalla stampa nazionale e locale, il giorno 28 marzo u.s. è stato siglato dalle parti (AGCI, CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETA’, LEGACOOPSOCIALI, FP CGIL, FPS CISL, FISASCAT CISL, UIL FPL, UILTUCS) l’accordo per il rinnovo del CCNL nazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali. L’accordo prevede una serie di aumenti stipendiali che hanno ricadute significative dal punto di vista del costo del lavoro, con decorrenza dalla data della firma dell’accordo stesso, in diverse tranche pienamente rientranti nella durata dell’appalto in oggetto. Per una corretta interpretazione del testo (si veda il seguente link: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/26612-ccnl-cooperative-sociali-nuove-tabelle-retributive.html), preme chiarire che, sebbene sia previsto che “le OOSS provvederanno a sciogliere la riserva dopo aver effettuato la consultazione dei lavoratori entro il 20 maggio 2019”: - mai il referendum dei lavoratori ha determinato la riapertura del tavolo di trattativa; - tale ipotesi appare ancor meno prevedibile alla luce della vacanza contrattuale di ben 7 anni (l’ultimo rinnovo disciplinava il periodo 2010-2012); - la richiesta di revisione sarebbe in ogni caso in aumento e determinerebbe ulteriori aggravi dal punto di vista dei costi della manodopera. A ciò si aggiunge: - la decorrenza comunque certa del rinnovo: “le parti si danno reciprocamente atto che con il presente accordo si è proceduto al rinnovo del CCNL 16 dicembre 2011 e, fatte salve le decorrenze particolari previste per singoli istituti, le modifiche apportate al CCNL decorrono dalla data di sottoscrizione del presente accordo”. - il fatto che il costo del lavoro sarà destinato ad aumentare ulteriormente in corso d’appalto, dal momento che la decorrenza delle nuove condizioni è dall’1/1/2017 al 31/12/2019 (con ultima tranche di aumento a settembre 2020). Pare quindi inequivocabile che i partecipanti alla gara debbano tenere conto di tali nuove condizioni nel determinare il proprio costo della manodopera e che la Stazione Appaltante debba imporre a tutti questo criterio di formulazione, onde evitare speculazioni di sorta in fase di offerta. Speculazioni che di fatto renderebbero le offerte non confrontabili e aumenterebbero il rischio di contenziosi in fase di aggiudicazione. Auspichiamo inoltre che la Stazione Appaltante valuti azioni compensative relativamente alle condizioni del bando al fine di tenere conto dell’aumento dal punto di vista dei prezzi, se non di aggiudicazione, di esecuzione del servizio. Certi dell’assoluta importanza di quanto esposto, ringraziando fin da ora per l’attenzione. Cordiali saluti

    Domanda del: 14/05/2019 aggiornata il 14/05/2019
  • La base d’asta è stata definita tenendo conto sia del costo attualmente sostenuto dall’Amministrazione che dell’incremento del CCNL delle Cooperative Sociali.

    Non sono previste clausole di revisione dei prezzi.

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